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Il comune di Gignod

Con i suoi 1.698 abitanti residenti (31/12/2023), Gignod è il comune più popolato dell'Unité des Communes valdotaines Grand-Combin

Sezioni

Per la sua posizione centrale nella Valle del Gran San Bernardo, Gignod è diventato la sede di importanti servizi di ambito comunitario: scuole medie, uffici della Comunità Montana, consultorio USL, asilo nido, piscina coperta.
Attualmente il territorio abitato tutto l'anno è suddiviso in 59 frazioni, sparse ai piedi della Punta Chaligne, fra i 785 mt s.l.m. di Variney, alle porte di Aosta, ed i 1.424 mt di Clemencey.

L'economia locale è basata, per la maggioranza degli occupati, sul terziario (P.A., servizi ecc.) e, sebbene il numero dei giovani dediti all'agricoltura sia in progressivo declino, quest'ultima riveste tutt'oggi un ruolo economico importante, con addetti che, a volte affiancando a tale attività un'occupazione principale, si occupano di coltura di mele, allevamenti di bovini e ovi-caprini, produzione del latte, di formaggi e della fontina e di alpicoltura.

L'offerta turistica nel comune non può certo competere con altri siti più conosciuti in Valle d'Aosta, ma per chi cercasse, eventualmente, un luogo tranquillo dove trascorrere un periodo di riposo rilassante, alternando piacevoli passeggiate ad alcune uscite sul locale campo a nove buche del Golf Club Arsanieres, Gignod meriterebbe senz'altro un soggiorno.

Per gli amanti invece dello sci-alpinismo, durante la stagione invernale, una tappa da non perdere è una gita alla Punta Chaligne, partendo da Buthier (1.350-2608 mt s.l.m.).     

Le frazioni del comune sono: Arliod, Arsanière, Buthier, Caravex, Chambavaz, Le Champex, Champ-Long, Champ-Lorensal, Champorcher, Le Chatelair, Chef-Lieu, Chez-Courtil, Chez-Henry, Chez-Percher, Chez-Roncoz, Chez-Roux, Chez-Sentin, Clémencey, La Colière, Cré, Les Croux, La Faverge, Les Fiou, Le Gorrey, La Bedegaz, La Caou, La Cheriety, La Clusaz, La Condéminaz, La Forge, La Minchettaz, La Ressaz, Le Château, Les Côtes, Lexert, Les Maisonnettes, Meylan, Mont-Joux, Le Moré, Le Moulin, Le Petit-Quart, Pierre- Besse, Le Plan-du-Château, Plan–Meylan, La Côte-du-Planet, Le Planet, Rovin, Roisod, Savin, Seissinod, Tercinod, Valcartey, Variney, Véclos, Véfan, Alpe Ronc, Ronc-Parmé, Rebiache, Peroula, Pleyère.

Le località del comune sono:
Buthier Verney, Tesseille, Arbaleya.

Il capoluogo del comune di Gignod è adagiato a 988 metri di quota in un ripiano alle pendici della Punta Chaligne sul versante destro orografico della Basse Valle del Gran San Bernardo, non lontano dalla confluenza del torrente Artanavaz nelle acque del Buthier. Attorno al principale nucleo abitato distribuito tra la slanciata cuspide della chiesa parrocchiale di Sant' Ilario e la squadrata mole della torre medievale, sorgono numerosi villaggi che si inseriscono a guisa di tessere nell' armonioso mosaico del paesaggio.

Oggi attraversato dalla strada statale 27 del Gran San Bernardo, Gignod in passato ha svolto un importante ruolo nel controllo del traffico transalpino, come testimonia la torre medioevale che fronteggia il capoluogo, dove già nell' antichità passava la strada per il Vallese. Fino al XIII secolo fu la potente signoria dei baroni di Gignod a legare a sé le sorti di gran parte della vallata. Si tratta quindi di una località storica, chiave di accesso sia alla valle che porta al celebre valico sullo spartiacque con il Vallese, sia alla Valpelline, con i suoi impegnativi passaggi verso le alte valli di Mauvoisin e Arolla.

Dopo il periodi di stasi seguito all' avvento della moderna viabilità ferroviaria attraverso le Alpi, nel 1964 l' apertura del tunnel autostradale del Gran San Bernardo aveva rilanciato l' antico ruolo di Gignod, ma l' anno successivo venne inaugurato il traforo del Monte Bianco, che ben preso si rivelò commercialmente più funzionale, in quanto stabiliva una direttrice più agevole verso il cuore del continente europeo.

Il tunnel italo-elvetico cominciò a perdere terreno, ma se i pesanti automezzi commerciali imboccarono la via sotto il Tetto d'Europa, i più leggeri flussi turistici ridimostrarono presto di apprezzare il viaggio attraverso la più tranquilla Valle del Gran San Bernardo. Così Gignod, con i suoi villaggi, acquistò rapidamente quota come località di soggiorno per un flusso turistico alla ricerca della tranquillità negli spazi naturali di boschi popolati da cervi e caprioli e di radure che offrono al visitatore impagabili scorci panoramici sui monti della Valpelline e sul maestoso massiccio del Gran Combin.

In questo nuovo contesto di economia turistica, la vasta rete di sentieri, che dopo aver collegato villaggi ed alpeggi confluisce sulla sommità della Punta Chaligne a 2608 metri, ha assunto un ruolo sempre più importante. Se l' industria delle vacanze ha recentemente acquistato quote considerevoli, Gignod conserva alcune tradizionali attività agro-silvo-pastorali che rappresentano anche motivo di richiamo in un quadro turistico legato alla valorizzazione del territorio.
Una di esse è rappresentata dall' utilizzo del pascolo sui versanti della Punta Chaligne e dalla tradizionale Fêta du tetëun, manifestazione incentrata su una gustosa pietanza a base di mammella di vacca, che si svolge annualmente.

Una bella testimonianza del passato agricolo di Gignod viene poi dal ru Neuf, canale irriguo che preleva l' acqua dal torrente Artananavaz nei pressi di Etroubles per trasportarla lungo 15 chilometri fin sulla collina di Aosta. Il sentiero che fiancheggia l' opera, in alcuni tratti intubata ma in altri ancora a cielo aperto, è tra i più suggestivi itinerari della regione ed è la dimostrazione dell' auspicabile stretto collegamento tra turismo e mondo rurale che Gignod, a guisa di laboratorio, vuole sviluppare

La visita

Il capoluogo, con le frazioni limitrofe è il principale centro abitato del Comune e ospita il municipio, la chiesa parrocchiale e la scuola materna ed elementare. Offre al visitatore un interessante percorso storico che permette la scoperta dei monumenti che hanno caratterizzato le vicende di questa importante località posta sulla strada del Gran San Bernardo.

Un ideale viaggio attraverso i villaggi di Gignod disseminati sulle pendici coperte di latifoglie e conifere della Punta Chaligne ha come punto di partenza Variney.

Si raggiunge il villaggio con una deviazione della strada per Valpelline. Al suo interno si può ancora osservare l' osteria Coquillard, ormai chiusa, e la cappella dedicata al Santo Sudario di cui si sa solo che esisteva già nel 1606. Non lontano da essa si stacca il sentiero che scende al Buthier verso il ponte di Calvino, passerella in legno sulle acque del torrente che la leggenda vuole sia stata distrutta per impedire la fuga del predicatore della Riforma verso il Vallese (il ponte è stato purtroppo distrutto dall’alluvione del 2000).
Chez Roncoz è un importante centro di servizi in quanto ospita la Comunità Montana Grand Combin, una microcomunità per anziani, un poliambulatorio USL, la direzione didattica delle scuole elementari, la scuola media, una piscina e un auditorium. Continuando verso Valpelline si trova Rovin con il suo forno per la cottura della calce.

Dopo essere tornati sulla strada per il Gran San Bernardo si incontra la deviazione per Valcartey, sede di un antico mulino. Attraversato dall' Artananavaz, Moulin era importante un tempo per il suo mulino, un' officina da fabbro e una piccola centrale idroelettrica. Appartiene a Gignod il suo settore destro. Poco oltre c' è Chez Henry con la cappella affrescata del 1759.

Nuovamente sull' asse principale c'è il bivio per Arliod, che ospita un simpatico ristoro agrituristico e presenta un caratteristico forno per la cottura del pane. Si impone ancora il ritorno sulla strada principale, dove si transita accanto ad una moderna fabbrica di articoli sportivi. Qui si offrono due possibilità: a sinistra la moderna circonvallazione che tende a bypassare l' abitato di Cré, a destra la vecchia strada diretta in Svizzera lungo la quale si incontrano Cré, ormai alle porte del capoluogo. Deviando a destra si scende a Caravex, dove è stata recentemente ristrutturata una vecchia casa rurale che aspetta una destinazione opportuna. Oltre il capoluogo si trova il bivio per Planet e Buthier. Proseguendo a mezza costa si incontra Chez Percher, poi Tercinod e Fiou dove sorge la bella cappella dedicata alla Visitazione, fondata nel 1666.

Proseguendo si incontra Véfan. Non lontano sorgono La Cheriéty, di notevole importanza storica ed architettonica e, poco più in alto, Roysod, alle porte del Comune di Aosta. Si trova sui propri passi fino a Chez Sentin appena sopra la chiesa parrocchiale. Da qui una strada comunale raggiunge Lexert, La Cau e Arsanières con il verde tappeto del suo campo di golf. Si prosegue per Champorcher e Perre Besse. Attraverso l' alpeggio di Colière la strada comunale, transitabile soltanto in mancanza della neve, raggiunge il villaggio di Buthier, bella località ai piedi della Punta Chaligne, con buone prospettive turistiche.

Questo villaggio è composto da diversi nuclei in cui si trovano alcune costruzioni rurali di pregio architettonico, la cappella dedicata a Santa Margherita fondata nel 1625, la latteria turnaria e la vecchia scuola. In discesa ci si immette nuovamente sulla strada del Gran San Bernardo, che si risale poi fino a La Clusaz dove nell' armonioso edificio di un ospizio per viandanti appartenuto a i religiosi del Gran San Bernardo è stata ricavata una locanda-ristorante. Per tornare al Capoluogo si percorre la strada statale n. 27 e si trova presto La Condeminaz, nei pressi della diramazione per Buthier. Poco più in basso, con una deviazione sulla strada di Allein, si può raggiungere Châtellair. Proseguendo sulla statale, con un' altra deviazione si può scendere al villaggio di Champlong.

Il Comune di Gignod si trova a 7 km da Aosta in direzione Gran San Bernardo.

Ora raggiungere il comune è ancora più facile, per chi arriva da fuori valle, in quanto la realizzazione di un tunnel da imboccare proprio all'uscita autostradale, permette di evitare tutto il traffico di centro città.

La soluzione invece per chi arriva dalla Francia consiste nell'imboccare la Statale 27 per la Svizzera, proprio in prossimità nuova rotatoria vicino all'Ospedale Regionale.

Dipende da

Turismo

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