La parrocchia di Gignod

La parrocchia di Gignod esiste sicuramente almeno dal 1176, anno in cui il papa Alessandro III, in una sua bolla, la citò tra le parrocchie valdostane dipendenti dal vescovo.

Parrocchia di Gignod
Parrocchia di Gignod

La parrocchia

Pare quindi che esistesse già allora anche una chiesa, benché quella attuale sembri datare non più tardi del XV secolo. A questo periodo rimandano non solo la struttura architettonica dell' edificio ma anche alcuni pregevoli affreschi, scoperti durante lavori di restauro condotti nel 1895. Uno di essi, sulla parete dietro all' altare del Rosario, rappresenta la deposizione; altri, nei sottarchi, che pare delimitassero un tempo la cappella privata dei signori D' Avise, raffigurano la madonna e alcuni profeti che reggono dei cartigli con iscrizioni in caratteri gotici.


All' interno della chiesa è conservata una bella vetrata, risalente al XVI secolo e originariamente collocata sulla facciata della chiesa, composta da uno stemma dei signori D' Avise in un cerchio, attorno al quale stanno altri quattro tondi che raffigurano Sant' Ilario, patrono della parrocchia, San Nicola e Santa Caterina. E' inoltre presente un' iscrizione che ricorda i committenti dell' opera, Stefano D'Avise e sua moglie Pernette, vissuti nel Cinquecento. Il campanile è stato costruito più tardi della chiesa, tra il 1481 e il 1485, da un capomastro di Gressoney, Yolli de Duetto, che aveva appena terminato la realizzazione di quello della vicina parrocchia di Etroubles. A Gignod sono state edificate nei secoli anche numerose cappelle, quella di Variney, la cui fondazione, dovuta ai nobili Dossan, sembra risalire all' inizio del XVII secolo. è stata ricostruita più volte nel corso dei secoli, l' ultima delle quali nell' anno 1860. 

A Seycinod esiste una cappella privata, ma di uso pubblico, fondata dal nobile Pierre Passerin che qui possedeva una fattoria, nel 1678. Essa ha seguito i destini delle proprietà Passerin, passando dapprima nelle mani del canonico della Cattedrale Aimé Scala, nell' Ottocento, e poi in quelle di un certo Jean-Léonard Perron. 

Un' altra cappella, costruita nello stesso secolo, precisamente nel 1625, è quella di Buthier: sembra che durante gli anni della peste (1629-1630) abbia ricevuto numerosi legati per messe in devozione di Santa Margherita e soprattutto di San Rocco, santo venerato per le sue proprietà di protettore dalla peste. Su un architrave all' ingresso della porta principale della cappella del Planet è incisa la data 1666, che può essere quella della sua fondazione; essa è stata poi ricostruita nel 1844, con l' attuale forma a croce greca. 

La cappella di Planet, intitolata alla Visitazione, è stata costruita probabilmente una prima volta nel 1666, anno in cui esiste un legato per una messa della Visitazione. Di quell' anno è anche il bel campanile in pietra a vista con bifore alla cella campanaria. La cappella è stata ricostruita nel 1844. Nel villaggio Chez Henry esiste una cappella, fondata nel 1759 da un sacerdote originario di questo villaggio e parroco di Saint-Martin de Corléans, Hilaire Cuaz. Infine una cappella di recente costruzione, 1934, ad opera di privati, si trova a Maisonnettes, nella collina tra Variney e il Planet.

La chiesa Parrocchiale di Sant'Ilario

Dal piazzale sottostante la scuola, in prossimità della fermata del servizio di autotrasporto pubblico, si imbocca la strada che in breve porta alla vicina chiesa.

Le origini della chiesa risalgono alla prima metà del '400 e che presenta la facciata in stile neogotico. Il tempio fu edificato nei pressi dell' antico castello di Gignod citato nel Liber reddituum capituli Augustae del 1302, che segnala un fondo ubicato "inter castrum de Gigno et ecclesiam". Dal maniero provengono probabilmente parte dei materiali necessari.
Di datazione più sicura è invece la costruzione del campanile, di cui è stato ritrovato un documento risalente al 1481. Si tratta di un contratto di cui esiste una copia settecentesca nell' archivio parrocchiale.


La chiesa venne realizzata in quattro anni sotto la direzione dell' architetto Yolly de Vuetto di Gressoney, con il contributo dei parrocchiani dei quattro quartiers (Gignod-dessus, Gignod-dessous, Bas-Gignod, Planet) che compongono il paese.
Il contratto prevedeva che la popolazione fornisse, oltre al materiale per la costruzione, denaro, viveri e alloggi per gli operai.
Prima di assumere l' attuale fisionomia, la chiesa è stato oggetto di successivi interventi sia all' esterno sia all' interno.


La visita interna di questo monumento, che ha un altare ligneo del XVII secolo, si rivela estremamente interessante per la presenza di un piccolo museo che espone oggetti ed arredi sacri risalenti al periodo tra i secoli XIII e XIV. Significativa è la statua della Madonna sul trono realizzata in legno intagliato policromo. Attraverso un tassello di pulitura è stato possibile scoprire la cromia originale. Il museo si può visitare tutti i gironi nell' orario di apertura della chiesa.
Di pregevole valore è l' altare ligneo dorato e policromo costruito all' inizio del 1600 su un altare di pietra consacrato il 1° settembre 1546. Più recente il palliotto, che risale all' inizio del secolo scorso, ed è stato restaurato nel 1990

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 31/10/2022, 15:32

Valuta sito